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La dott.ssa Chiara Andretto Amodeo scopre un muscolo del viso: si chiamerà come lei, Chiara’s fascia

(Corriere della Sera - Ottobre 2021) di Davide Maniaci


Chiara Andretto Amodeo è specializzata in Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Dieci anni di ricerche per dimostrare l’esistenza di un tessuto che copre il nervo facciale. La scoperta inserita nei libri di anatomia. «Subito l’applicazione nei lifting»




È un muscolo che è sempre stato nel viso di ognuno di noi, ma del quale (fino a ieri) non si conosceva l’esistenza. Ora si chiamerà per sempre «Chiara’s fascia» dal nome della sua scopritrice, la dottoressa Chiara Andretto Amodeo, 44 anni, medico specialista di Voghera in Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica (poi volata per lavoro a Parigi). Una conquista che cambia l’anatomia: i lifting saranno migliori e forse la ricerca contro il cancro potrà svoltare, quando verrà dimostrato che si potrà preservarla.


Andretto Amodeo ha impiegato 10 anni di ricerche per piantare la bandierina in questa «terra di nessuno» situata sotto gli occhi di tutti. «Abbiamo dimostrato — spiega la dottoressa — l’esistenza di una struttura fasciale, una fascia profonda che occupa la regione del terzo medio del volto, che comprende le guance e la regione zigomatica. È stato dimostrato istologicamente che si tratta di una fascia profonda, essendo stata messa a confronto con strutture analoghe nel capo. Corrisponde, non ci sono dubbi». «Chiara’s fascia» protegge il nervo facciale, in particolare il ramo che va ai muscoli mimici che sollevano il labbro. La versione estesa del nome sarebbe «Fascia profonda della regione infraorbitaria che viene dalla fascia temporale».


Il battesimo del nome è avvenuto al congresso organizzato dall’American College of Surgeons. L’unico chirurgo plastico italiano a presentare una relazione è stata proprio Chiara Andretto Amodeo. Nei mesi successivi «si è sviluppata anche l’applicazione chirurgica in campo estetico, soprattutto nei lifting, e ci sono state numerose pubblicazioni sul fatto che, lasciando questa struttura in sede, è possibile eseguire manovre più sicure di scollamento. Considerando che il nervo è protetto, i tessuti possono essere isolati e riposizionati anche in un modo esteticamente più gradevole e naturale». Così risulta minore il rischio di danno al nervo e migliore il risultato perché viene preservata la mimica facciale.


«La consacrazione definitiva – ammette la dottoressa – è stata finire in una delle “bibbie” dell’anatomia, e nei libri di chirurgia. Accetto perfino che in ambito internazionale il mio nome, e quello della scoperta, venga pronunciato male». Come «Ciara», o «Ciah». Ma quel che importa è il contenuto, e sapere che il risultato più importante (finora) di una carriera luminosa è arrivato dopo enormi sacrifici. Le prime fasi della ricerca, infatti, sono state autofinanziate. La dottoressa Andretto Amodeo spendeva di tasca propria sapendo che la strada era quella giusta, e che prima o poi le gratificazioni sarebbero arrivate. Con gli interessi.


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